A volte la disabilità non è l’ostacolo più grande. Lo diventano le persone, le regole, le mancanze di un sistema che dovrebbe proteggere e invece finisce per escludere. È quello che sta accadendo a Padova, dove Vittoria — studentessa brillante del liceo classico Marchesi, sempre tra le prime della classe — si è vista negare la possibilità di partecipare alla gita scolastica di tre giorni.
Non perché non possa affrontare il viaggio. Non perché la sua carrozzina rappresenti un impedimento. Ma perché l’Azienda Ulss 6 Euganea, responsabile dell’assistenza, non prevede turni notturni per il personale che la segue. Una motivazione che pesa come una porta chiusa in faccia, soprattutto per una ragazza che ogni giorno dimostra che la sua disabilità non limita il suo talento né la sua voglia di vivere la scuola come tutti gli altri.
Eppure, a tutelarla ci sono leggi precise: l’articolo 3 della Costituzione, le normative antidiscriminatorie e una recente sentenza del Consiglio di Stato che garantisce il diritto pieno alla partecipazione. Sulla carta, tutto è chiaro. Nella realtà, lo è molto meno.
La gita è programmata per aprile: c’è tempo per trovare una soluzione, e ci auguriamo che arrivi presto. Non solo per Vittoria, ma per tutte le studentesse e gli studenti con disabilità che ogni giorno si scontrano con ostacoli che non dovrebbero esistere.
Per approfondire e vedere il servizio completo, il video è disponibile sul sito di Rai News.
