Durante una visita privata al Parco Archeologico di Pompei, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato i giovani della cooperativa sociale Il Tulipano, impegnata da anni nell’inserimento sociale e lavorativo di persone con disabilità cognitiva e autismo. A renderlo noto è ilmattino.it, che ha raccontato il momento di confronto avvenuto all’interno della Parvula Domus, la fattoria culturale e sociale del Tulipano dedicata ai progetti di agricoltura sociale e cura delle aree verdi del Parco.
Accompagnato dal direttore del sito archeologico, Gabriel Zuchtriegel, il Presidente si è soffermato diversi minuti con i ragazzi, ascoltando le loro esperienze e il percorso di inclusione portato avanti all’interno dell’area archeologica. Un incontro semplice e informale, nel quale Mattarella ha ribadito – come riportato dalla fonte – l’importanza di “promuovere l’inclusione delle persone con disabilità nella società e nel mondo del lavoro”, un principio che il Capo dello Stato definisce da sempre “fondamentale per la crescita civile del Paese”.
Profonda la soddisfazione espressa dalla cooperativa. “Le parole del Presidente Mattarella sono state per noi un riconoscimento straordinario e uno sprone a proseguire con ancora maggiore determinazione”, ha dichiarato Giovanni Minucci, presidente del Tulipano. “Il suo incoraggiamento ha dato ai nostri ragazzi una gioia autentica, oltre che nuova forza e speranza”.
Minucci ha sottolineato come il lavoro svolto a Pompei stia diventando “una best practice internazionale di inclusione lavorativa delle persone più fragili”, grazie ai progetti realizzati nella Parvula Domus e alla collaborazione con il direttore Zuchtriegel. “Abbiamo costruito una sinergia totale – ha aggiunto – che sta contribuendo a valorizzare ulteriormente questo luogo unico al mondo”.
Secondo quanto riferito da ilmattino.it, Mattarella ha apprezzato in modo particolare la capacità della cooperativa di unire agricoltura sociale, cura del verde e centralità della persona, un modello che il Presidente considera un esempio virtuoso da diffondere nei luoghi della cultura.
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